La discesa dal tatami di Manuel Lombardo dall’olimpiade di Tokyo 2020
(disputatasi nel 2021) , non è stata come ci si aspettava. Da qui parte il suo giorno
0. Il giorno in cui è bene iniziare a fare delle dure ma doverose riflessioni su
quanto è stato fatto finora. Dopo la gara in cui si vede sconfitto dall’atleta
brasiliano Cargnin e la finale per la medaglia di bronzo contro il coreano An Baul, in cui i
risultati ottenuti non sono stati quelli sperati, inizia un periodo oscuro. Manuel
inizia a scrivere in solitudine la sera della gara le sue prime cocenti riflessioni.
Qualcosa deve cambiare, a cominciare dalla categoria di peso. Forse è la strada
giusta per ripartire. La categoria fino a -73 kg dà a Manuel la possibilità di
sperimentare un judo forte ed efficace. Le tecniche, gli avversari e le strategie di
combattimento sono differenti e sicuramente anche stimolanti. Ma tutto ciò è
necessario per riscrivere una nuova storia. La storia di Parigi 2024. Saranno tre
anni all’insegna di dure prove, che però non sembrano mettere paura a Manuel.
Ovviamente serve qualche gara di rodaggio, che comunque gli permettono di
macinare successi, ma anche qualche bruciante sconfitta.
Il primo rincuorante risultato Manuel lo raggiunge al Grand Slam di Antalya nel
2022, ottenendo la medaglia d’argento. Anche se la sua forma fisica è ancora
lontano dall’essere ottimale, sembra proprio che la strada intrapresa sia quella
giusta.
Nello stesso anno è medaglia d’oro al Grand Prix di Zagabria. Ma è nel 2023 che il
Lombardo miete più successi: oro al Grand Slam di Tblisi e bronzo a quello di
Tokyo.
Ed è proprio nel 2023 che incomincia la rinascita di Manuel, grazie al Mondiale di
Doha. Perché è così importante la vittoria di un mondiale per un judoka italiano?
Perché si ha la possibilità di coronare un sogno quasi maledetto, in quanto nessun
UOMO italiano è mai riuscito in tale impresa. Ed il famigerato Back Number
rosso a lungo bramato poteva essere conquistato per la prima volta proprio da
Manuel.
Ma torniamo al giorno della gara: Manuel batte tutti i suoi avversari, arrivando in
finale per l’oro contro l’atleta svizzero Nils Stump.
L’entusiasmo però si smorza in fretta, poiché a causa di una proiezione che
avrebbe comportato l’ippon ai danni di Stump, Manuel tocca con la propria testa il
tatami.
E la dura legge del judo , per via di un regolamento modificato soltanto due mesi
prima, parla chiaro: è hansokumake. Squalifica e dieci punti all’avversario.
Manuel perde ed il suo sogno svanisce. E’ “solo” vicecampione mondiale.
Un’altra cocente delusione, che però si rivela essere anche benzina per la propria
voglia di riscatto.
Ricomincia così la sua scalata alla ranking olimpica e nel 2024 arriva a conquistare
l’oro al Grand Slam di Tashkent e lo scorso maggio l’oro al Grand Slam di Astana.
In una sua intervista rilasciata alla rivista Marie Claire lo scorso marzo, possiamo
leggere l’immensa voglia di riscatto di Manuel Lombardo che afferma: “Non posso
controllare cosa succederà a Parigi, ma voglio arrivarci come la stessa persona che
è salita sul tatami a Tokyo”.
In bocca al lupo, Manuel!
L’entusiasmo però si smorza in fretta, poiché a causa di una proiezione che
avrebbe comportato l’ippon ai danni di Stump, Manuel tocca con la propria testa il
tatami.
E la dura legge del judo , per via di un regolamento modificato soltanto due mesi
prima, parla chiaro: è hansokumake. Squalifica e dieci punti all’avversario.
Manuel perde ed il suo sogno svanisce. E’ vicecampione mondiale.
Un’altra cocente delusione, che però si rivela essere anche benzina per la propria
voglia di riscatto.
Ricomincia così la sua scalata alla ranking olimpica e nel 2024 arriva a conquistare
l’oro al Grand Slam di Tashkent e lo scorso maggio l’oro al Grand Slam di Astana.
In una sua intervista rilasciata alla rivista Marie Claire lo scorso marzo, possiamo
leggere l’immensa voglia di riscatto di Manuel Lombardo che afferma: “Non posso
controllare cosa succederà a Parigi, ma voglio arrivarci come la stessa persona che
è salita sul tatami a Tokyo”.
In bocca al lupo, Manuel!