BARDONECCHIA 2019: uno stage diverso!!

 Oramai la vetrina degli stage di judo pullula di eventi in ogni angolo dell’italico stivale e finalmente c’è la possibilità di fare judo anche e soprattutto durante i periodi in cui di solito si va in vacanza e le palestre si svuotano.

Un classico esempio è il periodo natalizio, dove nel pre e nel post panettone ritroviamo iniziative di vario genere in cui è gradita l’occasione per farsi gli auguri in judo-gi ed allenarsi. 

Tra i tanti stages spicca però il Natale Judo Camp per l’offerta proposta  che, dopo ventiquattro anni di esperienza, si è migliorata, è cresciuta,  ma  soprattutto si è distinta tra le tante, continuando sempre ad attrarre judokas provenienti da ogni dove. 

Nato ventiquattro anni fa ad Entracque,  piccolo borgo  di ottocento anime nella “provincia Granda” (Cuneo), a 900 metri s.l.m,  il Natale Judo Camp perseguiva, e persegue tutt’oggi, l’obiettivo di praticare un judo di alto livello unito a un momento di vacanza e spensieratezza in  località montane ove potersi cimentare anche in diversi sport invernali. L’iniziativa piacque subito, tanto che già  dal secondo anno si dovette migrare in una località molto più turistica e conosciuta come Gressoney St.Jean (AO), alla ricerca di palazzetti e strutture alberghiere più capienti. 

E’ stato proprio a Gressoney St. Jean che la macchina organizzativa dello stage si è oliata, migliorata e ha iniziato a produrre numeri sempre maggiori, attraendo judokas accomunati da un unico ideale: imparare dai più grandi campioni del momento, sempre diversi, evitando ripetitività  e, perché no, concedersi una vacanza unica e magica come solamente l’aria natalizia di una cittadina di montagna sa regalare! I grandi campioni si sono succeduti senza sosta,  in un andirivieni che ha fatto conoscere il grande judo agli atleti dapprima per lo più regionali, poi provenienti da tutta Italia e dall’estero.  Diego Brambilla, Ezio Gamba, Roberto Meloni, Pino Maddaloni, Luigi Guido, Elio Verde e Ylenia Scapin furono docenti abili  a fronteggiare le altrettanto nobili qualità  tecniche degli stranieri Richard Trautmann, Ole Bischof, Mark Huizinga, Jenny Gal, Peter Schlatter, Florian Wanner, Akos Braun, Henk Grol, Miklos Ungvari.

Chi ha voglia e tempo di mettersi a scartabellare su judo inside capirà di quale valenza tecnica  si stia parlando e di  come un camp negli anni sia diventato un evento di tali dimensioni  cui il nome “Camp” vada stretto… non solo per i numeri, non sempre simbolo di qualità,  ma per tutto quello che ha saputo creare attorno a sé, anche in termini di indotto e di Turismo-Sportivo. Eh sì, perché  nei momenti in cui la neve ha latitato, il NATALE JUDO CAMP è sempre  arrivato  invece puntuale e pronto a far accendere i riflettori su di sé e a far lavorare le attività locali. 

Tutto questo ha portato crescita,  una grande crescita,  che solo una cittadina del post olimpico 2006  come Bardonecchia avrebbe potuto assorbire. E allora grazie ai tantissimi sforzi, e talvolta anche scontri, dell’amico Roberto Borgis, oggi esperto Presidente del settore judo regionale della Federazione, all’ epoca Sindaco in carica a Bardonecchia, assieme agli organizzatori si è realizzato un ulteriore step che ha permesso, dal 2012, la creazione di uno stage-evento senza paragoni, unico nel suo genere. 

Un villaggio olimpico con oltre trecento camere, con beauty farm, piscina  e palestra attrezzata, due ristoranti, sky pass convenzionati a prezzi esigui, baby-room, discoteca, teatro, bar con wi fi gratuito, sale giochi con  wii e x-box per il divertimento dei più giovani, un palazzetto  di oltre 1000 metri quadri con  attigua pista di pattinaggio, impianti di risalita a 200 metri dal villaggio sono solo alcuni dei pezzi migliori che offre il Natale Judo Camp. Sì, solo alcuni dei ‘pezzi migliori’, perché  gli altri vengono da molto lontano e si chiamano: Jeon Ki Young, Varlam Liparteliani, Tina Trstenjak, Craig Fallon, Lukas Krpalek , Robert Krawczyk, Urska Zolnir, Dae Nam Song, Nemanja Majdov, Krisztian Toth, Wang Ki Chun, e per chi ne capisce di judo rappresentano davvero “tanta roba”….

Una possibilità di crescita assoluta per i partecipanti, con un’offerta sempre nuova e stimolante e soprattutto disponibile per tutti dalla cintura bianca a quella nera!

Oltre a tutto questo, e scusate se è poco, anche Fabio Basile che nel 1996, ventiquattro anni fa  quando il Natale Judo Camp è nato nel piccolo borgo della “provincia Granda” aveva solo due anni… Per una società potere contare un proprio atleta tra i tecnici-docenti  di uno stage-evento di questo livello ritengo sia la più  grande gratificazione che si possa avere a riconoscimento del proprio lavoro. Vederlo anche quest’anno allenarsi, seguire le lezioni dei campioni intervenuti, aiutare, posare per foto e firmare autografi per i tantissimi fan accorsi, judoka e non, e poi ancora continuare ad allenarsi, è sicuramente quel quid in più che fa l’ulteriore differenza. 

Siamo orgogliosi di quanto fatto e sia chiaro, non ci fermiamo qui…. ma in un Italia Judoistica che brulica  di stage siamo altrettanto fieri di offrire un’offerta così completa, probabilmente unica, che solo in Natale Judo Camp sa dare. 

Natale Judo Camp, uno stage diverso! 

 

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