Le origini di un Campione
Fabio Basile nasce a Rivoli il 7 ottobre 1994.
Bambino timido e impacciato inizia in giovane età l’attività sportiva e tra i vari sport sceglie il Judo, arte marziale olimpica perché è attirato dai colori del tatami, la pedana in cui si pratica la disciplina, e dai tanti bambini che vede divertirsi.
Dopo le prime gare in cui si mette in luce Papà Mauro e Mamma Tiziana lo accompagnano assieme al fratello Michael presso la prestigiosa società AKIYAMA di Settimo Torinese, un’autentica mecca del judo dove viene seguito dalle mani esperte dei maestri Massimo e Pierangelo Toniolo.
Subito si notano le attitudini di Fabio per questo sport e i risultati iniziano ad arrivare: il bambino timido e impacciato è oramai un lontano ricordo e a 13 anni Fabio si laurea per la prima volta Campione Italiano della sua categoria.
A 15 anni il talento di Settimo Torinese conquista la cintura nera e nel 2010 vince la sua prima medaglia ad un Campionato d’Europa: è d’Argento in Repubblica Ceca.
Fabio non si ferma e continua a vincere e nello stesso anno è sul podio dei Campionati Mondiali Juniores malgrado appartenga alla categoria più giovane dei cadetti!
Il Centro Sportivo Esercito di Roma è lungimirante e si accorge delle sue qualità e lo arruola dandogli la possibilità di fare di lui un atleta professionista a tutti gli effetti. Assieme al suo coach Pierangelo Toniolo iniziano la rincorsa olimpica.
Iniziano anni di dura preparazione e sacrifici lontano dalla sua famiglia e in giro per il mondo, arrivano anche tante bastonate ma Fabio non molla e non demorde dal suo sogno: l’Olimpiade.
Arriviamo nel 2015 a un anno esatto dall’Olimpiade di Rio de Janeiro e Fabio nella squadra azzurra dei Mondiali non è nemmeno preso in considerazione: tutto sembra finito…
Ma l’allenatore lo trascina a forza a fare una Coppa Europa in Germania dove Fabio vince e si guadagna il pass per partecipare ai Campionati Europei under 23 da dove tornerà con la medaglia d’oro in tasca e dichiarerà alla Gazzetta dello Sport: “Sono sicuro di una cosa , salirò sul tatami di Rio”!
Iniziano gli sfottò e le malelingue sui social imperversano per questa affermazione, ma Fabio è bravo a trasformare tutto in benzina e a conquistare medaglie e punti olimpici: si avvicina sempre più alla soglia della qualificazione e grazie al bronzo ai campionati Europei Seniores stacca il pass per l’Olimpiade di Rio de Janeiro: è fatta!
Ma tornano alla mente l’asperità di quanto percorso: coach Toniolo mentalizza Fabio che a Rio si può ambire a qualcosa in più della semplice partecipazione.
E’ il 7 agosto 2016, una domenica calda dell’estate Italiana e intorno alle 16:00 locali, Fabio sale sul tatami di Rio, quello stesso tatami colorato che lo aveva stregato da bambino e in meno di un minuto “capotta” l’avversario tedesco capitatogli al primo turno.
E’ la volta poi dell’azero, del rappresentante della Mongolia e dalla Slovenia ma fanno tutti la stessa fine: a gambe all’aria e Fabio vola in Finale alle Olimpiadi.
Sono ormai le 23:30 in Italia ma in tanti sono davanti ai canali Rai a vedere le gesta di questo bel ragazzo con quegli occhi che sembrano quelli di una tigre e con quegli stessi occhi Fabio inizia la finale dove ipnotizza prima e schianta poi al tappeto il campione del Mondo in carica proveniente dalla lontana Corea: FABIO BASILE, il ragazzo timido e impacciato, E’ IL NUOVO CAMPIONE OLIMPICO DI JUDO!
Fabio esce dal tatami e il suo primo pensiero è per mamma, papà e nonna e lo urla al mondo intero, poi abbraccia il coach di sempre e i tanti supporters: LA DUECENTESIMA MEDAGLIA OLIMPICA DELLO SPORT ITALIANO PORTA IL NOME DEL JUDOKA DI SETTIMO TORINESE FABIO BASILE.
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